Villa Fulvia oggi è un moderno quartiere residenziale di Ferrara, però ha una storia che non molti conoscono.
Questa storia risalirebbe al XV secolo quando in quest'area, al tempo boschiva e conosciuta come 'Le Fratte', vi era un convento con annesso oratorio retto da una modesta comunità di frati cappuccini che decisero di ritirarsi in questo preciso luogo nell'anno 1537.
Questo gruppo di frati poi si trasferì a Ferrara nei pressi della nostra bellissima Certosa, lasciando il loro monastero di origine in abbandono, fino al giorno in cui quest'ultimo fu acquistato dalla nobildonna Lucrezia Roverella, vedova del principe Pio di Savoia.
Aveva scelto proprio questo luogo per potersi ritirare in pace, e lontano dalla vita caotica e mondana del centro cittadino.
In questo luogo, la principessa Roverella poteva vivere la sua vita pacificamente, pregando nelle piccola cappella e circondandosi della meravigliosa campagna, ricevendo, di tanto in tanto la visita della figlia Eleonora Bevilacqua.
In quello stesso periodo, le visite dei suoi conoscenti iniziarono a farsi sempre più frequenti, fino da disturbare la nobildonna e spingerla ad essere pentita di aver acquistato 'Le fratte' tanto da farle rinominare quel posto 'Il pentimento'.
Nell'anno 1575 quella possessione, fu assegnata in eredità a Eleonora sua figlia sempre con il nome di 'Villa Il Pentimento' e da quel periodo iniziò un passaggio di mano fra vari proprietari fino al novecento quando la acquistò un certo dottor Beltrame che volle cambiarne il nome con quello di sua figlia.
E' così che nacque 'Villa Fulvia'.
Le origini storiche dello stabile si possono far risalire al 1360, calcolando che i vari interventi seguenti di restauro ed ammodernamento gli cambiarono l'aspetto, non ultimo quello del 1774 che gli dette un chiaro stile barocco.
Fu aggiunta una cimasa sul tetto, alcune statue, essenze arboree di acacia lungo il viale di accesso alla villa.
Più recentemente troviamo poi le statue collocate lungo il muro di cinta rappresentanti le allegorie stagionali.
Traccia delle sue antiche origini sono alcuni merli dei muri esterni e certe finestre a sesto acuto.
Per arrivare ai tempi moderni, negli anni '60 del secolo scorso, un imprenditore tedesco acquistò la villa e le sue pertinenze e lottizzò i dintorni, all'epoca coltivati a frutteti, al fine di creare un sobborgo residenziale totalmente immerso nel verde.
Oggi Villa Fulvia è un bel quartiere residenziale cittadino.
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Grazie per le descrizioni dei fatti e dei luoghi, molto interessanti.